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Il COVID-19 spinge gli agricoltori verso l’online

La maggior parte degli agricoltori europei sta prendendo in considerazione l’adeguamento delle proprie metodologie di acquisto, al fine di ridurre al minimo le interazioni fisiche, ed è pronto ad utilizzare i canali digitali.

Per soddisfare al meglio queste nuove esigenze, i rivenditori agricoli dovrebbero accelerare la loro presenza online, sperimentare strategie omnicanale e cambiare i loro modelli di business. Rispetto al periodo antecedente alla diffusione del COVID-19, quasi 4 milioni di agricoltori in più si sentono pronti ad utilizzare i canali online come principali fonti di ordinazione.

Il settore agricolo ha una lunga esperienza in termini di innovazione in molti settori, come il miglioramento dei rendimenti, la sostenibilità e il benessere degli animali. Pur essendo aumentati notevolmente nell’anno appena trascorso, gli agricoltori che acquistano online sono ancora pochi. Man mano che gli atteggiamenti cambiano in risposta alla pandemia da COVID-19, le aziende del settore agricolo hanno l’opportunità di accelerare la loro presenza online, sperimentare nuove strategie ed attuare le modifiche necessarie a soddisfare al meglio le esigenze degli agricoltori.

I rivenditori sanno molto bene che costruire una strategia di successo è complicato; richiede nuove pratiche, analisi dei dati più sofisticate e operazioni senza soluzione di continuità dal magazzino all’acquirente. Ma tale complessità non è una scusa per rinviare ulteriormente questo canale di vendita. La crisi causata dal virus ha già riportato notevoli cambiamenti nel comportamento degli agricoltori europei, rendendo più forte che mai la necessità di un’accelerazione. Le aziende dovrebbero cogliere questa opportunità ed intraprendere fin da subito determinate azioni su quattro fronti.

covid 19 online

Innanzitutto, le aziende devono concentrarsi sulla risoluzione degli ostacoli più sentiti dagli agricoltori, considerandoli in via prioritaria per migliorare la loro esperienza online. Alcuni lamentano che spesso e volentieri è difficile confrontare i prodotti, c’è chi lamenta il fatto di non essere in grado di raggiungere qualcuno 24 ore su 24, sette giorni su sette, la difficoltà a connettersi con i rappresentanti giusti, la mancanza di disponibilità di prodotti in tempo reale e i prezzi poco chiari.

In secondo luogo, occorre focalizzarsi sui mercati con il maggior potenziale, con grandi divari tra una preferenza dichiarata e l’acquisto online effettivo, ad esempio quello di frutta e verdura.
Le imprese dovrebbero poi dare priorità alle corti più propense all’uso del digitale e offrire loro servizi digitali specifici, come sconti e sicurezza.

Infine, molti agricoltori sembrano non fidarsi dei siti web aziendali, non trovando la giusta quantità di informazioni che possa soddisfarli. Tuttavia, la fiducia può essere costruita. Se gli agricoltori hanno già utilizzato un prodotto e si fidano che lo stesso sia di alta qualità, allora saranno a proprio agio nel riordinarlo online. Le possibili azioni per creare fiducia includono la garanzia di prezzi trasparenti, l’incorporamento del confronto tra prodotti di terze parti e l’integrazione della ricerca universitaria.

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